I CARICHI “MASSIMI” ESIGIBILI NEL SETTORE CIVILE:
GIUDICE DI TRIBUNALE – “CIVILE GENERICO”
Cause sul ruolo: 500, con sopravvenienze annue di circa 150 cause, gestibili senza incremento di ruolo tenuto conto del numero di sentenze (di cui sotto) e di quello, tendenziale, di conciliazioni e cancellazioni dal ruolo
Sentenze all’anno: 120, numero che sale a 140 in caso di suddivisione delle materie per sezioni, tranne le cause successorie, in cui il limite deve essere 80, e tranne le cause di locazioni e in materia di famiglia e stato, che in genere danno a vita a sentenze più semplici, le quali se emesse da giudici civili con funzioni “promiscue” portano ad un aumento del tetto complessivo “esigibile”, che chiaramente è più alto se è più alta la percentuale di dette cause e, comunque, può essere statisticamente fissato sempre in 140 (sui giudici esclusivamente competenti in materia di locazione e di famiglia e stato vedi infra). Inoltre, è evidente che, in caso di aumento della produttività per le ragioni di cui sopra, aumenta lo stesso numero di sopravvenienze gestibili.
Provvedimenti ulteriori in un anno:
– Ordinanze “fuori udienza” legate alla gestione di un ruolo di circa 500 cause
– 200 tra decreti ingiuntivi e provvedimenti camerali senza contraddittorio
– 30 fra provvedimenti cautelari e camerali “contenziosi”
Udienze:
– 2 istruttorie alla settimana con un numero massimo di 15 cause ad udienza
– 2 collegiali al mese con un numero massimo di 3 procedure pro capite ad udienza
GIUDICE DELLE LOCAZIONI (addetto esclusivamente a tali funzioni)
Cause sul ruolo: 600/700 cause, con sopravvenienze annue di circa 300 cause, gestibili senza incremento di ruolo tenuto conto del numero di sentenze (di cui sotto) e di quello, tendenziale, di conciliazioni
Sentenze all’anno: 270 + 370 convalide di sfratto
Provvedimenti ulteriori in un anno:
– Ordinanze “fuori udienza” legate alla gestione di un ruolo di circa 600/700 cause
– 100 decreti ingiuntivi
– 30 provvedimenti cautelari
Udienze:
– 2 istruttorie alla settimana con un numero massimo di 20 cause ad udienza
– 2 collegiali al mese con un numero massimo di 3 procedure pro capite ad udienza
GIUDICE DELLA FAMIGLIA E DELLA CAPACITA’ DELLE PERSONE (addetto esclusivamente a tali funzioni)
Cause sul ruolo: 400, con sopravvenienze annue di circa 250 cause, gestibili senza incremento di ruolo tenuto conto del numero di sentenze (di cui sotto) e di quello, tendenziale, di conciliazioni e cancellazioni dal ruolo
Sentenze all’anno: 220, di cui 70 circa di divorzio congiunto
Provvedimenti ulteriori in un anno:
– Ordinanze “fuori udienza” legate alla gestione di un ruolo di circa 400 cause
– 60 provvedimenti camerali “contenziosi” (modifica patti separazione e divorzio, attribuzione pensione di reversibilità, attribuzione quota indennità fine rapporto, ordini di protezione familiari)
Udienze:
– 2 istruttorie alla settimana con un numero massimo di 15 cause ad udienza
– 2 collegiali al mese con un numero massimo di 4 divorzi congiunti e 4 procedimenti camerali pro capite ad udienza
GIUDICE TUTELARE (addetto esclusivamente a tali funzioni)
Gestione di 1000 procedure al massimo, tra tutele, curatele ed amministrazioni di sostegno; tali procedure danno vita a costanti istanze e, quindi, a costanti provvedimenti, ed occorre garantire un effettivo controllo sull’attività dei rappresentanti degli incapaci o semi-incapaci
Provvedimenti di volontaria giurisdizione all’anno riguardanti minori: 2000
Udienze (Giorni di presenza in ufficio): tre a settimana
GIUDICE DELL’ESECUZIONE IMMOBILIARE (addetto esclusivamente a tali funzioni)
RUOLO DEI PROCEDIMENTI ESECUTIVI
Numero delle procedure: non oltre 900, con sopravvenienze annue di circa 300 procedure, numero che consente un’esigibile gestione dell’esecuzione, con tutti provvedimenti endoprocedimentali che si devono adottare (fissazione prima udienza con esame documentazione, autorizzazione vendita, conversione e riduzione pignoramento, cumulo dei mezzi di espropriazione, ordinanze e decreti ex art. 567 c.c., formazione dei progetti di distribuzione o controllo dei progetti formati dal professionista delegato, decisione con ordinanze sulle controversie distributive, decisioni sulle istanze di sospensione dell’esecuzione, reclami in tema di sospensione)
Numero dei procedimenti di opposizione: circa 200, con sopravvenienze annue di circa 90 procedure, di cui 60 da smaltire con sentenza (considerate le cause destinate alle conciliazioni stragiudiziali), salvo l’emergere episodico di controversie seriali. Nel numero si tiene conto dei soli processi instaurati, ex artt. 615 e ss. c.p.c., dopo la fase svoltasi innanzi al giudice dell’esecuzione e conclusa con l’ordinanza che decide sulla sospensione dell’esecuzione e fissa il termine per l’inizio del giudizio di merito; ciò nella consapevolezza che, in numerosi casi, l’ordinanza del GE e quella conseguente del collegio, in sede di reclamo, è accettata dalle parti come idonea a definire la controversia sull’an e il quomodo dell’esecuzione
Numero udienze
– una alla settimana di contenzioso di circa 15 cause
– una alla settimana di esecuzione di circa 25-30 cause;
– due collegiali al mese per reclami (artt. 630 e 669 terdecies c.p.c.), con circa tre procedimenti pro capite per volta
GIUDICE DELL’ESECUZIONE MOBILIARE (addetto esclusivamente a tali funzioni)
Ruolo dei procedimenti esecutivi: circa 2000 (di cui due terzi procedure esecutive presso terzi e l’altro terzo procedure mobiliari presso il debitore o per obblighi di fare), con sopravvenienze di pari numero (ed identiche proporzioni) esauribili nello stesso anno. A tal ultimo riguardo occorre considerare i provvedimenti endoprocedimentali quale GE ex artt. 624 e 618 c.p.c., che non possono superare il numero complessivo di 150 e a cui si aggiungono le decisioni sui reclami al collegio, che al massimo devono arrivare a 30 pro capite all’anno
Ruolo del contenzioso (procedimenti di opposizione): circa 200, con sopravvenienze annue di circa 160 procedure, di cui 90 da smaltire con sentenza (considerate le cause statisticamente destinate alle conciliazioni stragiudiziali)
Numero udienze
– una alla settimana di esecuzione presso terzi con circa 70 procedure;
– una alla settimana di esecuzione presso debitore e/o per obblighi di fare con circa 30 procedure
– una alla settimana di contenzioso con circa 15 cause, da abbinare all’ultima di esecuzione
– due collegiali al mese per reclami con circa 2 procedimenti pro capite ad udienza
GIUDICE DELEGATO AI FALLIMENTI (addetto esclusivamente a tali funzioni)
Numero di fallimenti: 300 per giudice, con una sopravvenienza di 30 all’anno ed una chiusura annua in numero corrispondente; ciò se si vuole assicurare un adeguato controllo sui curatori, come previsto dalla legge; si precisa che tali cifre portano all’adozione di migliaia di provvedimenti (prese d’atto, ma anche liquidazione di compensi, risoluzione incidentali di questioni sulla proprietà del bene, etc.) pro capite per giudice.
Numero di provvedimenti: 80 sentenze (e/o provvedimenti decisori in materia di stato passivo) all’anno di contenzioso, 20 sentenze dichiarative di fallimento, 10 provvedimenti sui reclami ex art. 26 l.fall.
Numero udienze
– due alla settimana di istruttoria contenzioso con 20 cause;
– una di verifica di crediti, posta a margine di un’udienza di contenzioso, volta alla verifica al massimo di 20 domande di ammissione al passivo
– un’udienza collegiale camerale a settimana con quattro procedimenti pro capite (ricorsi di fallimento, reclami endofallimentari ex art. 26 l.fall, opposizioni stato passivo e revocazione crediti ammessi ex art. 98 e 99 l fall.)
GIUDICE DEL LAVORO DI PRIMO GRADO
Cause sul ruolo: 1.200, di cui 350 di lavoro e 700 di previdenza, con sopravvenienze annue di circa 750 cause (di cui quasi 600 di previdenza), gestibili senza incremento di ruolo tenuto conto del numero di sentenze (di cui sotto) e di quello, tendenziale, di conciliazioni e cancellazioni dal ruolo.
Naturalmente, se il numero delle cause di previdenza, molte solo in alcune regioni, si riduce, può aumentare il numero delle cause di lavoro
Sentenze all’anno: circa 530, di cui 130 di lavoro e 500 di previdenza. Anche in questo caso, se il numero di sentenze di previdenza si riduce, perché inferiore il contenzioso, aumenta il “tetto” delle sentenze di lavoro, con le relative conseguenze anche in ordine alla capacità di smaltimento delle sopravvenienze.
Provvedimenti ulteriori in un anno:
– 100 decreti ingiuntivi
– 15 provvedimenti cautelari, di cui alcuni reclami
Udienze:
– 2 o 3 istruttorie alla settimana (per un massimo di 10 udienze mensili) con un numero massimo di 12 cause lavoro e 45 previdenza
– 1 collegiale al mese per i reclami cautelari
GIUDICE CIVILE DI CORTE D’APPELLO
Cause sul ruolo: 350, con sopravvenienze annue di circa 130 cause, gestibili senza incremento di ruolo tenuto conto del numero di sentenze (di cui sotto) e di quello, tendenziale, di conciliazioni e cancellazioni dal ruolo
Sentenze annue: 100, salvi adattamenti dovuti alla materia (si consideri il maggiore peso ponderale che devono avere gli appelli nelle cause successorie e nei lodi arbitrali, e il minor peso ponderale di quelle in materia di famiglia e stato delle persone)
Ulteriori provvedimenti decisori annui: 50, considerando in particolare la L. Pinto e i provvedimenti in materia di volontaria giurisdizione
Udienze a settimana:
– 1 istruttorie con un numero massimo di 20 cause
– 1 collegiale con numero massimo di 4 procedure pro capite
GIUDICE DEL LAVORO DI CORTE D’APPELLO
Cause sul ruolo: 700, di cui 300 di lavoro e 400 di previdenza, con sopravvenienze annue di circa 360 cause (120 circa lavoro e 240 circa previdenza), gestibili senza incremento di ruolo tenuto conto del numero di sentenze (di cui sotto) e di quello, tendenziale, di conciliazioni e cancellazioni dal ruolo
Sentenze annue: 100 lavoro e 200 previdenza; il primo numero può salire sino 130/140 se scende quello delle sentenze di previdenza.
Numero udienze:
– 6 collegiali al mese, di cui 3 per lavoro e 3 per previdenza, con 4 cause di lavoro e 15 di previdenza a settimana pro capite
CORTE DI CASSAZIONE
Numero sentenze (e/o ordinanze decisorie): 100, che diventano 165 per la sezione lavoro/previdenza e per quella tributaria, considerata la forte incidenza di cause seriali in tali sezioni. Si tratta di numeri già alti, non superabili se si vuole davvero garantire la funzione di nomofilachia attribuita alla Corte di Cassazione ed oggi, com’è noto, valorizzata
Numero udienze: una a settimana con 3 ricorsi pro capite ad udienza, che diventano 5 nelle sezioni lavoro e tributaria
I numeri indicati si riferiscono ai carichi massimi esigibili dal singolo magistrato addetto all’ufficio, supponendo una settimana di quaranta ore lavorative.
Per i titolari di ufficio semidirettivo i numeri devono essere tendenzialmente dimezzati e per i titolari di ufficio direttivo possono essere ridotti da due terzi a un decimo a seconda delle dimensioni dell’ufficio.