Consultazione on line su proposte modifiche circolari CSM (nomine direttivi/semidirettivi, Cassazione e CSM)

Il Testo Unico sulla dirigenza modificato nel luglio del 2015, che è stato presentato dagli altri gruppi  come lo strumento per consentire di selezionare in base a criteri molto più  oggettivi i candidati per gli incarichi direttivi e semidirettivi, dopo oltre due anni di applicazione ha dimostrato alla prova dei fatti di non servire quasi a nulla, nel senso che molte decisioni hanno mostrato la totale discrezionalità delle scelte consiliari, ignorando e a volte violando le indicazioni date dallo stesso Testo Unico.

Infatti abbiamo visto nominare presidenti di Corti di Appello colleghi che non hanno mai svolto un giorno  con funzioni di appello; abbiamo visto nominare direttivi o semidirettivi troppi magistrati provenienti direttamente da prolungati fuori ruolo che hanno scavalcato colleghi con esperienze organizzative ben più pregnanti svolte tutte nell’ambito della giurisdizione; abbiamo visto nominare procuratore aggiunto un collega che faceva il giudice civile e non svolgeva da quasi dieci anni funzioni penali; abbiamo visto in più occasioni gli ultimi candidati per anzianità scavalcare colleghi anche con dodici anni di positivo servizio in più, con motivazioni non comprensibili; abbiamo visto mandare in Cassazione per i posti di penale chi aveva fatto sempre e solo civile e al Massimario chi non aveva neppure la seconda valutazione, e al contempo escludere dall’accesso in Cassazione colleghi con curricula oggettivamente eccezionali a detta di tutti coloro che li hanno conosciuti.

Decisioni incomprensibili che hanno suscitato le proteste di molti magistrati, a volte con lettere ufficiali inviate al C.S.M., a volte con decine e decine di e-mail di stupore e di denuncia delle ingiustizie perpetrate.

Ed allora è evidente per prima cosa che, per il bene della credibilità del C.S.M. e prima ancora per il bene del servizio giustizia, si devono introdurre regole che rendano chiaro e prevedibile l’esercizio della discrezionalità, per realizzare percorsi di carriera che tutti i magistrati preparati e laboriosi possono percorrere (a prescindere dalla logica perversa delle appartenenze di corrente) e che comunque tutti i magistrati possono comprendere. Percorsi in cui, da un lato, le specifiche competenze ed attitudini siano valutate sulla base di parametri sempre più oggettivi, predeterminati e non derogabili e in cui, dall’altro lato, la positiva esperienza professionale, valutata seriamente ogni quattro anni, non venga relegata al mero dato della legittimazione a concorrere per un determinato posto direttivo o semidirettivo, ma sia invece adeguatamente valorizzata.

In particolare, quanto agli incarichi direttivi, non potendo intervenire sui requisiti di legittimazione previsti per legge, occorre reintrodurre le fasce di anzianità erroneamente eliminate nel 2013, che invece consentivano l’espletamento di procedure concorsuali limitate ai magistrati meritevoli con maggiore anzianità di servizio, con ridottissima possibilità di apertura della fascia solo in caso di candidati con eccezionali curricula oggettivamente riscontrati sulla base dell’attività svolta in ruolo, il tutto previa adeguata e rafforzata motivazione direttamente controllabile dal Plenum.

Inoltre, per gli incarichi semidirettivi, occorre reintrodurre il sistema dei punteggi, utilizzato fino al 2010 ed idoneo a descrivere e “pesare” in maniera intellegibile per tutti il percorso professionale di ciascun candidato.

Quanto poi alle nomine in Cassazione, ferma la necessità di reintrodurre le griglie di valutazione della commissione tecnica esterna al C.S.M. (ora ridotte ad un mero “visto” di idoneità), occorre  innalzare i punteggi da attribuire ai concorrenti in proporzione agli anni di effettivo esercizio delle funzioni giudiziarie, nonché, per il Massimario, occorre assicurare l’assoluta prevalenza del profilo attitudinale legato al positivo esercizio delle funzioni giudiziarie per almeno dieci anni.

Infine, dovendo necessariamente queste regole chiare e comprensibili concernere anche il funzionamento del C.S.M., occorre introdurre un concorso in materia di ordinamento giudiziario con prova scritta anonima per gli incarichi presso la Segreteria e l’Ufficio Studi del C.S.M., mentre gli incarichi occasionali ex art. 28 essi debbono essere assegnati a rotazione attingendo ad albi aperti cui tutti i magistrati interessati possano iscriversi, dando prevalenza all’anzianità di servizio e fermo il positivo conseguimento delle valutazioni di professionalità.

Più in generale, poi, in ogni procedura concorsuale dovrà essere assicurata la massima trasparenza e conoscibilità dei profili dei candidati da parte di tutti i magistrati (a mezzo intranet) e non dai soli concorrenti.

Per queste ragioni chiediamo a tutti i magistrati italiani di prendere posizione e di sostenere le nostre proposte, che intendiamo sottoporre al C.S.M.

Vi chiediamo quindi di aderire on line, sul sito di Autonomia&Indipendenza o accedendo al link sotto indicato, alle seguenti proposte:

 

1)   sei favorevole a reintrodurre per il conferimento di incarichi direttivi le cosiddette fasce di anzianità con una forbice massima di cinque anni di anzianità di servizio (partendo dal magistrato più anziano che abbia sempre riportato valutazioni e pareri positivi), con limitata possibilità di apertura della fascia solo in casi eccezionali di magistrati dotati di curricula giurisdizionali di “spiccato rilievo” oggettivo il tutto previa adeguata e rafforzata motivazione;

 

2)  sei favorevole a prevedere per il conferimento degli incarichi semidirettivi punteggi funzionali attribuiti oggettivamente sulla base: a) del numero di anni di funzioni effettivamente svolte positivamente negli uffici giudiziari; b) del numero di anni di positivo svolgimento di funzioni  omologhe a quelle richieste per il posto messo a concorso (giudicante/requirente; civile/penale, primo grado/appello); c) del positivo ed effettivo svolgimento di pregressi incarichi semidirettivi, di attività di coordinamento o di specifiche esperienze organizzative svolte in ruolo;

 

3)  sei favorevole, per l’accesso  alla Corte di Cassazione ed alla Procura Generale, ad innalzare da tre a sei i punti  da attribuire ai concorrenti in proporzione agli anni di effettivo esercizio delle funzioni giudiziarie e a prevedere, per l’accesso al Massimario, l’assoluta prevalenza del pregresso esercizio di dieci anni di funzioni giudiziarie;

 

4) sei favorevole, per il conferimento di incarichi presso la Segreteria e l’Ufficio Studi del C.S.M., a prevedere concorsi con prova scritta anonima in materia di ordinamento giudiziario e, per il conferimento di incarichi ex art. 28, a prevedere l’istituzione di appositi albi aperti a tutti i magistrati con assegnazione a rotazione degli incarichi;

 

5) sei favorevole, per tutte le procedure concorsuali espletate dal C.S.M., a prevedere la pubblicazione sulla rete intranet del Consiglio dei curricula di tutti i concorrenti.

 

Di seguito il link per esprimere on line l’adesione ai quesiti di cui sopra

Consultazione on line sulle nomine dei direttivi e semidirettivi, in Cassazione e al Csm

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